McKinley Morganfield, conosciuto come Muddy Waters, nacque a Rolling Fork nel 1915. È considerato il padre del blues di Chicago oltre che grande ispirazione per quello inglese esploso nei ’60. Padre contadino musicista e madre che morì lasciando dieci figli quando lui aveva solo tre anni, Muddy seguì la nonna da cui prese il soprannome “acque fangose” per l’abitudine di sguazzare nel fango del Mississippi. Suonava a feste e pic-nic ed era raccoglitore nei campi di cotone dei bianchi. Son Slims fu uno dei suoi maestri e con lui fece le prime registrazioni nel 1942, che uscirono decenni più tardi. Si spostò a Chicago, facendo l’autista di giorno e suonando in piccoli club la sera. Presto trovò un contratto con la casa discografica dei fratelli Chess e portò in studio l’intera band: Little Walter all’armonica, Jimmie Rogers alla chitarra, Elga Edmonds alla batteria e Otis Spann al piano. Morì nel sonno nel 1983 e in suo onore un’intera zona di Chicago prese il suo nome. È inserito nella Blues Foundation Hall of Fame e nella Rock and Roll Hall of Fame, ha vinto vari Grammy Awards e gli è stato dedicato il francobollo da 29 centesimi.

Il suo nome e le sue canzoni sono stati ripresi, citati e reinterpretati da: I Rolling Stones, Jimi Hendrix, Eric Clapton, Cream, Canned Heat, Bob Dylan, Led Zeppelin, The Allman Brothers Band, Paul Rodgers, AC/DC, Martin Scorsese, I Beatles, Van Morrison, Jeffrey Wright e altri.



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