Chester Arthur Burnett, nato nel 1910 in Mississippi e noto come Howlin’ Wolf, fu cantante, chitarrista e armonicista statunitense. Mentre il nome gli venne dato in onore del 21° Presidente degli Stati Uniti, il soprannome viene dalle storie sui lupi cattivi che gli raccontava il nonno. Diversamente dai colleghi, Chester è sempre stato facoltoso. Tuttavia la madre, appena divorziata dal padre, lo cacciò di casa adolescente e mai gli tolse l’accusa di suonare la musica del diavolo. Nel 1930 Burnett conobbe Charlie Patton, popolare bluesman dell’epoca, da cui imparò come esibirsi e suonare la chitarra. Nel ‘41 entrò nell’esercito e fu congedato due anni dopo. Formò una band, che cambiava regolarmente, coinvolgendo i migliori musicisti esistenti perché pagava bene e subito, con tanto di assicurazione sanitaria e contributi. A 40 anni tornò a scuola per il diploma di educazione generale e poi continuare a studiare contabilità. Sposò Lillie, con cui restò per tutta la vita. L’apice del successo venne nel ‘51 e nel ’59 fu pubblicato il suo primo album: Moanin’ in the Moonlight. Tempo fa fu stampato un francobollo in suo onore e da poco è stato inserito fra i 100 migliori artisti di tutti i tempi. Tre sue canzoni sono incluse nella Rock and Roll Hall of Fame. Si spense nel 1976 nell’Illinois.
La sua canzone Little Red Rooster fu registrata dai Rolling Stones arrivando prima in classifica in Inghilterra nel 1964. Eric Clapton pagò per la sua lapide.