John Hurt

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John Smith Hurt, conosciuto come “Mississippi” John Hurt, nacque a Teoc, Mississippi, l’8 marzo 1892. Fu cantante blues, chitarrista e autore autodidatta. Apprese la tecnica del fingerpicking in giovane età, sviluppando uno stile unico, morbido e melodico, caratterizzato da un tocco gentile e da una voce calda e rassicurante. Fin da ragazzo lavorò nei campi come bracciante e suonava alle feste locali e nei raduni di paese, conciliando la musica con una vita semplice e appartata.

Nel 1928 registrò una manciata di brani per la Okeh Records, tra cui Avalon Blues e Frankie, ma i dischi, pubblicati in un momento economicamente difficile per il paese, non ottennero successo. Tornò così alla vita contadina, scomparendo dalle scene musicali per oltre trent’anni. Nel 1963, grazie alla passione e alla tenacia di Tom Hoskins, un giovane appassionato di folk e blues che lo cercò seguendo gli indizi contenuti in Avalon Blues, Hurt venne riscoperto e invitato a esibirsi al Newport Folk Festival. La sua figura gentile e la sua musica toccante conquistarono immediatamente il pubblico.

Negli ultimi anni della sua vita, Hurt registrò nuovi album, fece tournée e si esibì in televisione, godendo finalmente del riconoscimento che meritava. Morì il 2 novembre 1966 a Grenada, Mississippi.

Le sue canzoni e il suo stile hanno avuto un’enorme influenza su generazioni di artisti folk e blues: Bob Dylan, Joan Baez, Taj Mahal, Gillian Welch, Doc Watson, Beck, John Fahey, e tanti altri ne hanno ripreso melodie e approccio, contribuendo a mantenerne viva la memoria musicale.



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